L’unica rubrica che porta la pace nel mondo!

Diciamo la verità, Carrie Fisher non è mai stata una gran figa.

In questa foto poi farebbe ammosciare pure Rocco Siffredi ad una esposizione di biancheria commestibile.

Sarà la bruttissima acconciatura, sarà lo sguardo imbronciato, sarà che nell’immaginario collettivo la principessa Leia vestita è credibile come una moneta da 6 euro ma qui è veramente difficile arraparsi.

Per fortuna le cose miglioreranno decisamente con le pellicole successive e in quegli anni vedremo un boom delle vendite di fazzoletti di carta: dopo l’uscita del Ritorno dello Jedi le mani dei bimbi non saranno mai più tanto appiccicose in futuro.

Perchè sì, ammettetelo, chiunque sia stato bambino in quegli anni ha ffatto entrare di diritto la principessa Leia Organa (e non Carrie Fisher…) nelle proprie fantasie erotiche. Se non l’avete fatto la spiegazione è che pensavate a George Michael.

Come detto non è mai stata una gran figona però bisogna ammettere che in tutti i momenti in cui sorride guadagna almeno un milione di punti.

Purtroppo le sue dipendenze da alcool, droga e orsetti gommosi unite al disturbo bipolare (che sembra colpire tutte le star di Hollywood, manco fosse l’ultima moda del momento) non hanno reso così grande la sua carriera cinematografica.

A proposito della famosa scena che l’ha consacrata vorrei citare uno stralcio di un pezzo del buon Roberto Recchioni che getta una luce particolare su questo momento del film:

“la sceneggiatura non specifica quanto tempo passi tra la cattura di Leila e l’arrivo di Luke che poi porterà alla sua liberazione (oltre che a quella di Han e di Chewie). In una scena vediamo Leila che viene scoperta e catturata e nella scena successiva vediamo Luke che arriva al palazzo di Jabba, trovando Leila già incatenata e in metal bikini.


Quanto tempo è passato tra un evento e l’altro? A giudicare dal cambiamento dell’atteggiamento di Leila tra una sequenza e l’altra (combattiva alla cattura, sottomessa e remissiva nel suo ruolo di schiava quando Luke arriva a salvarla) sembra che sia passato un tempo abbastanza lungo da spezzare la volontà della principessa. Quali terribili angherie e umiliazioni ha dovuto subire per mano dell’orrido Hutt per arrivare a questo cambiamento?



Il non detto fa galoppare la fantasia dei fans e alimenta il mito feticistico della Leila schiava di Jabba.”


Qui potete trovare l’articolo per intero.

Vi lascio con un’ultima foto che però è davvero troppo sconcia per poterla pubblicare, è decisamente NSFW quindi guardatela a vostro rischio e pericolo.

Cliccami tutta!

E se ve lo state chiedendo, sì sono un gran bastardo.